Ha lasciato questa terra a soli 46 anni, Sergio Becchio, nostro fratello di strada, nato l’11 novembre 1963 e morto il 22 giugno 2010.
Lo vogliamo ricordare con questa bellissima foto e con una lettera scritta dalla sua compagna Tiziana, vivevano insieme da tredici anni.
Alcuni di noi hanno reso omaggio alla salma di Sergio.
Dal 2007 Sergio e Tiziana avevano una casa (termine forte) a Posatora.
Alcuni cittadini ci hanno dato del denaro per Tiziana, abbiamo provveduto a consegnarlo.
Giovedì prossimo al centro culturale il comitato di redazione di Voci di Strada deciderà se dedicare a Sergio la copertina del prossimo numero del giornale.
Beati i miti perchè è di essi il Regno dei cieli, Sergio era un uomo mite dal cuore enorme.
Riposi in pace, Amen.
Amore mio,
abbiamo preso in mano un bel compasso al primo sguardo, tracciato un cerchio perfetto.
E anno dopo anno l’abbiamo riempito d’amore.
Il nostro amore, quello per i cani, quello per gli esseri umani.
L’amore per la vita che nessuno ha il diritto di scegliere per te.
E la tua fortuna è stata che hai avuto le “palle” per viverla come volevi, anche quando il tuo fisico da “combattente sovietico” ha portato il conto su un vassoio di legno che non potrà essere bruciato come volevi.
E, amore mio, appena ritroverò la lucidità, farò di tutto perché ci sia la firma che autorizzi la tua volontà di essere cremato.
Perché ti devo tutto, nel bene e nel male. Perché in questi ultimi anni in cui i miei attacchi di panico si sono intensificati, mi hai stretto a te anche quando non ne avevi più la forza fisica.
E ora mi sembra di averti succhiato (che termine!) un po’ di vita.
Tu mi diresti: “Un mese, due o tre in più non cambierebbero niente, rimani tu”.
E ti risponderei: “Caro, in un mese posso imparare a tingere i capelli che cominciano a diventare grigi”.
E tu: “ ma non avevamo deciso di diventare dei candidi vecchietti” ?
E io: “Certo, amò, ma questo lo dicevo quando li avevo tutti castani”!
E tu: “Lo sono ancora, amore”!
E io: “Ma ci vedi bene?”
E tu: “Non ci vedo più”.
E io: “Ok, c’è rimedio. Vai dall’oculista e rifaremo gli occhiali. Non puoi “vivere” senza leggere”.
Ti ho conosciuto in un giardino con la Stampa in mano, due copertine puzzolenti e il resto dello zaino occupato da libri. Il primo che mi hai regalato, “Anna Karenina”, l’abbiamo perso per strada. Non l’ho mai letto. Mi fermavo alla prima di copertina dove mi avevi lasciato una dedica.
Lo sfogliavo senza leggere una parola. Cercavo le tue impronte! Perché amore, non sei mai stato un esempio di pulizia! Le trovavo sempre. E ci mettevo un dito sopra. Poi due, perché allora eri grande, grande e io piccola, piccola.
E quando ho capito che il mio cuore sarebbe scoppiato senza di te ho preso uno zaino, un sacco a pelo, il mio cane e ti ho raggiunto. La decisione, forse l’unica, più saggia che ho preso. Perché 13 anni con te, insieme a te, valgono una vita. Per ora la tua.
Mi hai fregato!
E tu: “Sì, l’ho fatto. Ti ho fregato. Non ci vedo più.”
Tiziana.
Ciao a tutti sono Maria Pia , ci ho pensato un po prima di scrivere queste 2 righe , la velocità non mi appartiene , a me era accaduta quasi la stessa cosa , ma per me la strada non è stata una scelta ed appena possibile , me ne sono andata con mille sacrifici e sempre in salita .Con davide il mio compagno finimmo in strada il giorno del suo compleanno , era il 3 febbraio del 2007, lui che era molto religiooso è morto il giovedi santo come ………… , giravamo impazziti dal dolore , davide è morto , io dico rifiutando quella condizione il 4 aprile del 2007 , su un vagone in prossimita della stazione di Mantova , io di quei giorni ho ricordi confusi , anche se non è passato molto tempo .Volevo solo dire a Tiziana che ben conosco e con cui anni fa abbiamo avuto delle incomprensioni , io non ho mai capito le loro scelte , che ora tutto sembra nero e lo è in effetti , ma pur non credendo in Dio , poi le ferite si rimarginano ,Sergio rimarrà sempre nel suo cuore come topolino (Davide )è nel mio , anche se ora ho nuovo uomo , che amo ed è perfettamente integrato nel sistema , lo so che sembrano solo parole e in effetti le sono , ma a volte servono pure quelle , io quando ero disperata e la sono stata per un bel po , raccontavo la mia storia a tutti e mi pareva fosse piu leggera da sopportare , poi è passata ed ora che vivo in prossimità del piazza del Papa il primo posto dove incominciamo a chiedere l elemosina , mi sembra che il cerchio sia chiuso Se lui mi puo vedere credo sia contento di vedermi felice e ogni volta che guardo la chiesa mentalmemente gli dico che anche se ora ho un altro uomo ed un altro amore lui avrà sempre un posto speciale …………………………..ti auguro che tutto questo suceda anche a te