Il nostro giornale dei poveri “Voci di Strada” compie due anni di vita

I giorni passati al centro culturale “la strada” sono intensi e stimolanti, sono occasioni di crescita per tutti coloro che vi partecipano: ascoltare gli altri è la sola via per aprirsi al mondo e alla vita.

E’ emozionante sentire le voci dei poveri, che sono espressione dei loro sentimenti e delle loro convinzioni.

Si può cercare la verità solo insieme, con il confronto e la condivisione sui temi e gli aspetti che caratterizzano la nostra esistenza.

Il centro culturale “la Strada” è composto dai poveri della città che abitualmente mangiano alla mensa di padre Guido e svolge diverse attività di recupero: tiene incontri e tema, realizza opere teatrali, fa musica, offre testimonianze, pubblica libri e  scrive un giornale.

Il giornale “Voci di Strada” è il fiore all’occhiello del centro culturale “la Strada”: un mezzo con cui diffondere i pensieri e le idee che stanno a cuore ai poveri, rendendone partecipe il resto della città. E’ un bimestrale ed è la voce dei senza voce: pensato, realizzato e stampato da chi la nostra società pensa che non abbia niente da dire.

“Voci di Strada” ha compiuto 2 anni e in molti ricordiamo con gioia il giorno in cui il giornale è uscito per la prima volta: il 28 luglio 2008. A due anni di distanza l’entusiasmo è sempre tanto, ma in più c’è la consapevolezza di aver costruito assieme un percorso culturale bellissimo e di essere maturati come essere umani portatori di buoni sentimenti.

Il bello deve ancora venire: abbiamo tanto da dire e da scrivere, dobbiamo mantenere quella scintilla che alimenta la nostra voglia di raccontare, di raccontarci, di esultare per gli eventi belli e di affrontare quelli duri, con quella pazienza che è una delle nostre doti migliori, una caratteristica che abbonda nei poveri, che per tutti noi sono maestri quotidiani di vita.

Un sincero grazie a chi ha deciso di camminare con i poveri in questo bellissimo progetto: Edilcost lavori edili e stradali e Errebi grafiche Ripesi, senza di loro tutto questo non si sarebbe realizzato.

Sul sito www.serviziodistrada.it tutti hanno la possibilità di leggere i numeri del giornale usciti fino ad ora e scrivendo a info@serviziodistrada.it si possono offrire contributi.

Samir Al Atrash

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